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Gaetano Cantone blog

Le riflessioni e le immagini di una ricerca "paziente" sul senso dell'arte e sul ruolo dell'artista nel ritrovato campo del sapere.

· NEWS Luglio · Agosto 2009

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La Terza Edizione del Premio Prata
PREMIO PRATA 2009 a Gaetano Cantone
 
Ambasciatore della Valle del Sabato

 

Nella foto da sinistra: Susanna  Puopolo, Cosimo Caputo, Gaetano Cantone e Antonietta Gnerre

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Prata Principato Ultra, provincia di Avellino, è nota negli ambienti culturali non soltanto per il ricco patrimonio archeologico, costituito dai resti dei primi insediamenti cristiani, attigui all’Arcibasilica dell’Annunziata, ma anche per un Premio che vuole promuovere e diffondere i saperi letterari, sociali e scientifici irpini e nazionali.
Proprio nel suggestivo scenario della corte interna dell’Arcibasilica, sabato 1 agosto 2009, si è svolta la cerimonia di premiazione di questa terza edizione del Premio Prata, evento organizzato dalla scrittrice e poetessa Antonietta Gnerre.

Molto applaudito, all’inizio della serata, l’intervento del Gruppo Teatrale “Hypokrites”, del maestro Enzo Marangelo, che ha recitato poesie di autori illustri, come Pasolini, Montale e Leopardi. Passando poi all’assegnazione dei “Premi della Parola 2009”, per la poesia religiosa è stata premiata Teresa Armenti di Potenza; per la narrativa la scrittrice Morena Fanti di Bologna. Per la sezione favole il premio è stato assegnato a Salvo Zappulla di Trapani; ed infine Giuseppe Vetromile, da Madonna dell’Arco, Napoli, è stato premiato per la sezione poesia.
E’ stato poi assegnato allo scrittore Salvatore De Matteis di Nola il Gran Premio dell’Autore del Comune di Prata, mentre il premio “Parole e Sapori” è andato a Mariangela Cioria di Trevico.

Ma l’evento, come dicevamo, vuole essere anche l’occasione per affidare ad illustri personaggi del territorio irpino il mandato di “Ambasciatore della Valle del Sabato”, con l’impegno di propagandare e promuovere i valori letterari, scientifici e sociali, ciascuno per il proprio ramo di competenza.
E così sono stati nominati “Ambasciatori della Valle del Sabato” per l’arte e l’ambiente: Gaetano Cantone di Benevento (Designer e arte), Maurizio Picariello di Avellino (Ambiente e territorio), Elide Rufolo di Avellino (Donna e cultura). Per l’archeologia Paolo Peduto, docente di archeologia presso l’Università di Salerno. Per la Cultura e lo Spettacolo Giuseppe Mascolo, direttore settore cultura del Teatro Bellini di Napoli.

Ed infine, alla presenza di un illustre ospite d’onore, Gustavo Rosenfeld, giornalista RAI, inviato speciale Radio 1, hanno ricevuto i premi “Ambasciatori della comunicazione scritta del territorio” i direttori e le redazioni di: Buongiorno Irpinia, Corriere di Avellino, Mattino di Avellino, Ottopagine di Avellino, Il Ponte Diocesi di Avellino, Il Sannio di Benevento.

La Giuria di Qualità, i cui componenti hanno letto le varie motivazioni critiche, era composta da: Raffaele Della Fera, Paolo Saggese, Fiorentino Giovino, Cosimo Caputo, Vincenzo D’Alessio, Monia Gaita, Giovanna Scuderi, Alessandro Di Napoli, Annunziata Isabella, Luisa Alaia, Silvia Gaetana Mauriello.
Hanno condotto magistralmente la serata l’attrice Susanna Puopolo e la stessa Antonietta Gnerre.
Al termine, un rinfresco con prodotti tipici, biscotti alla nocciola, con degustazione di Fiano e Greco di Tufo, offerti da “Cantina Giulia”.

Giuseppe Vetromile
http://circololetterarioanastasiano.blogspot.com
3/8/09
 

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MOTIVAZIONE DELLA GIURIA
letta da Cosimo Caputo
 
A Gaetano Cantone per la sua poliedricità d'artista.
Architetto, graphic designer, pubblicista, autore di libri e di saggi, conferenziere, organizzatore di eventi. Un affabulatore, un navigatore, quasi un archeologo dell’anima che, nello scenario complesso – e non sempre edificante – dell’oggi, si pone sui sentieri impervi ed inebrianti dell’Arte.
Arte che è insieme visione e progettualità, invenzione e sperimentazione, nobile forma di conoscenza e giustificazione a questo nostro stare al mondo.
L'arte che richiama la sfera intellettiva e la sfera emotiva, la singolarità e la relazione, la solitudine e la rete sociale, l'ebbrezza creativa e la tensione verso l’altro.
Un discorso estetico - quello di Gaetano Cantone - che implica la dimensione etica ed educativa, una vocazione che diventa destino.
Un lavoro artistico che non accetta supinamente modelli omologanti o tradizioni conclamate, ma che - come atto che si interroga - ripensa il senso stesso dell’Essere con il rigore del pensiero, con la serietà della prova, con l’autonomia di giudizio,
con la capacità di mettersi ogni volta in discussione.
E, così, i simboli, le mitologie, le suggestioni (arcaiche o moderne che siano), la tecnica sapiente e le elaborazioni sofisticate concorrono - responsabilmente - ad una sfida portata alle trasformazioni e al mutamento, nell'arduo compito di cogliere nuove idealità, di inventare inusitati linguaggi, di esplorare terre ignote. Il dettato dell’artista e l’impegno dell’uomo diventano un tutt'uno sotto l’egida della Bellezza, vista come dimensione morale dell’Arte.
Bellezza che si fa luogo di incontro tra le passioni artistiche e i sentimenti che colorano la vita, tra la forma mitica e il desiderio di sapere / di comunicare, tra il mistero del mondo e la coscienza dell’individuo; punto di dialogo tra le radici del passato e i presagi immaginifici di un futuro tutto da scoprire.

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